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Farmacie dei servizi: respinta la mozione di Franz Ploner – ma un servizio così importante non può essere rinviato
Il consigliere provinciale Franz Ploner (Team K) esprime rammarico per la bocciatura della sua mozione dedicata al potenziamento delle farmacie dei servizi, uno strumento fondamentale per portare la sanità sempre più vicino ai cittadini. L’obiettivo era quello di trasformare le farmacie in veri e propri presìdi territoriali di salute, in grado di offrire servizi di telemedicina, prevenzione, screening e monitoraggio terapeutico.
Il modello delle farmacie dei servizi è già una realtà consolidata in diverse regioni italiane, come Emilia-Romagna e Veneto, dove le farmacie svolgono un ruolo attivo nel sistema sanitario pubblico. Grazie a esse, è possibile ridurre le liste d’attesa, alleggerire la pressione sugli ospedali e garantire una risposta tempestiva ai bisogni delle persone, soprattutto anziane o affette da patologie croniche.
«In un contesto di carenza di medici di base e di invecchiamento della popolazione – sottolinea Ploner – dobbiamo rafforzare i servizi di prossimità. La farmacia è spesso il primo punto di riferimento per i cittadini, e può contribuire in modo decisivo alla de-ospedalizzazione e al miglioramento della continuità assistenziale.»
La mozione chiedeva alla Giunta provinciale di elaborare, insieme all’Ordine dei farmacisti e a Federfarma Bolzano, un piano operativo per avviare progetti innovativi nelle farmacie disponibili a partecipare, semplificare l’accesso agli ausili sanitari e aggiornare periodicamente le tariffe.
La Giunta ha motivato la bocciatura affermando che tali misure «sono già in fase di realizzazione» e che entro la fine del 2025 saranno operative. Ploner, tuttavia, annuncia che verificherà di persona nel 2026 l’effettiva attuazione: «Andrò io stesso nelle farmacie a vedere quali servizi saranno realmente attivi. I cittadini meritano risposte concrete, non promesse rinviate.»
Per il Team K, il tema resta centrale. «Le farmacie dei servizi – conclude Ploner – rappresentano una straordinaria opportunità per migliorare la qualità dell’assistenza e rafforzare il legame tra sanità e territorio. Ci assicureremo che l’Alto Adige non resti indietro rispetto alle regioni più virtuose e che le dichiarazioni della Giunta si traducano finalmente in fatti.»



