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Il Team K richiama Kompatscher alla responsabilità sulla Palestina: “Prenda le distanze da chi distorce la realtà”
La Palestina è in fiamme. Le notizie che quasi quotidianamente arrivano dalla Cisgiordania e peggio ancora da Gaza sono sconvolgenti: fame, distruzione, disperazione. “Lo Stato di Israele ha il diritto di esistere, lo stesso diritto va però garantito anche ai palestinesi – afferma il capogruppo Paul Köllensperger -. Per questo, il 13 giugno scorso abbiamo presentato in Consiglio regionale una proposta di voto per chiedere al Governo e al Parlamento di riconoscere formalmente lo Stato di Palestina, sollecitando la rapida trattazione del disegno di legge di iniziativa popolare già depositato al Senato, ma attualmente fermo nelle sabbie mobili della Commissione Affari Esteri”.
Il capogruppo del Team K, Paul Köllensperger, interviene duramente dopo le dichiarazioni di esponenti della maggioranza regionale sulla situazione a Gaza. “Abbiamo ascoltato parole che ribaltano la realtà dei fatti – afferma Köllensperger – e il presidente Kompatscher dovrebbe prendere pubblicamente le distanze da chi, all’interno della sua maggioranza, minimizza la sofferenza del popolo palestinese. Si tratta di affermazioni gravi, che non possono essere liquidate come semplici opinioni personali. Stiamo parlando di una tragedia umanitaria che chiama in causa la nostra coscienza democratica e i valori fondanti dell’autonomia stessa.” Pure Trump, idolo delle destre italiane, ha affermato: “A Gaza la gente muore davvero di fame, è difficile fingere”.
La formula “due popoli, due Stati” – come recentemente sottolineato anche dalla Santa Sede – è l’unica strada percorribile, per quando accidentata sia ormai diventata. Il Cardinale Parolin è stato chiarissimo a riguardo: «Non è prematuro riconoscere lo Stato di Palestina, per noi è la soluzione».
Il riconoscimento dello Stato palestinese avrebbe un alto valore simbolico e politico. Il Team K auspica che il presidente Kompatscher non faccia mancare il proprio sostegno alla proposta di voto sulla Palestina, svincolandosi almeno per una volta dalle posizioni della destra con cui si è alleato. “Crediamo sia giusto e doveroso che anche la nostra Regione faccia sentire la propria voce – conclude Köllensperger –. Si tratta di riaffermare un principio universale: il diritto di ogni popolo all’autodeterminazone, a vivere libero da ogni forma di oppressione, con dignità. Restare in silenzio di fronte all’ingiustizia non è più un’opzione”.



