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Introdurre gli anziani alla digitalizzazione e renderli capaci di sfruttarne i vantaggi
«La Giunta provinciale deve aver perso il contatto con la realtà, perché la spesa per istituire i cosiddetti Digi Points in tutti i 116 comuni dell’Alto Adige è troppo esigua», sostiene il consigliere del Team K Franz Ploner per commentare il no della maggioranza alla sua mozione sul tema, che prevedeva un accesso semplificato ai Digi Points, in particolare per le persone anziane.
«Sarebbe bastato un piccolo gesto di buona volontà della maggioranza per approvare questa proposta. Un sì sarebbe stato un chiaro segnale di vicinanza ai cittadini a costi ragionevoli, una goccia nel mare del bilancio record di 8,8 miliardi di euro», afferma Ploner.
«Con questo no, la maggioranza dimostra ancora una volta che non le interessa sintonizzarsi con i cittadini e con le loro esigenze. Sembra che la parola d’ordine sia comprare software costosi senza curarsi delle persone e che chi ha meno dimestichezza con la tecnologia – in particolare gli anziani – venga lasciato indietro, non sembra importare. Le frasi fatte sulla dignità degli anziani si rivelano ancora una volta vuote, perché al contrario andrebbero sostenuti nel loro sforzo di mantenere la loro autonomia», sottolinea Ploner.
Nel 2026 sarà online una nuova myCivis, che dovrebbe diventare il punto di riferimento per i cittadini, per accedere rapidamente e in qualsiasi momento alle informazioni sui servizi amministrativi. Per utilizzare correttamente questo servizio, sono però necessarie competenze informatiche.
«I cittadini utilizzano spesso i Digi Points gratuiti già attivati in alcuni comuni, dove sono assistiti da tutor digitali. Ma la Giunta provinciale, con un bilancio di quasi 9 miliardi, non ritiene necessario ampliare questi servizi. Parla di vicinanza ai cittadini e giustizia sociale, ma lascia di nuovo un buon terzo della popolazione, che avrebbe bisogno di questo sostegno e lo accoglierebbe volentieri, senza aiuto», conclude Ploner del Team K.



