Le critiche del Team K al bilancio preventivo del Comune di Bressanone

Il Gruppo consigliare del Team K Bressanone rileva alcuni buoni approcci, ma esprime anche perplessità per diverse scelte di priorità contenute nel bilancio 2026, che ammonta complessivamente a circa 63 milioni di euro.

Il fatto che il turismo – un settore economico forte e in crescita – venga finanziato non è accettabile: per questo ambito sono previsti circa 2,7 milioni di euro, mentre per esempio per l’edilizia abitativa le somme stanziate sono molto limitate (solo 68mila euro). Al contrario, devono essere impiegati importi significativi per la manutenzione della rete stradale (in un arco di tre anni: 900mila euro per lavori di asfaltatura e 450mila euro per manutenzioni straordinarie).

Vengono invece accolti molto positivamente i progetti “Fondazione Abitare Alto Adige” ed il “Co-housing Guggenberg”. È però necessaria anche una rapida implementazione di modelli abitativi innovativi e intergenerazionali, in particolare con riferimento allo sviluppo delle ex-aree militari. Abitare a prezzi accessibili non è ancora possibile, soprattutto per i giovani. Negli ultimi anni, con la Giunta a guida SVP, si è costruito molto, ma non per la domanda reale del territorio: si è risposto soprattutto alla forte domanda proveniente dall’estero. Il Comune ha però gli strumenti per intervenire in modo regolatorio.

Anche l’offerta di servizi di assistenza extrascolastica è ancora lontana dall’essere capillare, soprattutto durante le vacanze.

Per quanto riguarda la gestione degli immobili sfitti, il contenimento degli affitti turistici brevi e l’incremento dell’attrattività del centro storico, alcuni passi sono stati compiuti, ma è necessario perseverare. In particolare, deve essere evitato che appartamenti vengano affittati irregolarmente per scopi turistici.

Va considerato positivamente l’aumento delle entrate derivanti dall’imposta di soggiorno, dovuto all’incremento delle presenze e ad aliquote più alte. Tuttavia, resta un forte motivo di critica il fatto che, contrariamente a quanto annunciato, nell’aumentare l’imposta non sia stato applicato il principio della capacità contributiva.

Occorrono inoltre misure immediate per contrastare il costante aumento della cementificazione. Non è accettabile che continuino a essere impermeabilizzate superfici destinate a parcheggi o margini stradali spesso senza reale necessità.

Anche nel settore della mobilità è urgente intervenire: gli obiettivi del PUMS sono condivisibili, ma la loro attuazione (bretella sud, collegamento città-monte, limiti di velocità, zone a traffico limitato) deve avvenire in tempi rapidi. Serve inoltre un miglioramento delle infrastrutture, tra cui più parcheggi bici coperti e limitazioni agli accessi.

In sintesi, le consigliere comunali del Team K Sabine Mahlknecht, Verena Waldboth ed Elisabeth Fulterer rilevano che “il piano di bilancio è semplicemente una prosecuzione di quello degli anni precedenti. Potrebbe offrire numerose possibilità per affrontare le sfide future, ma mancano visioni e una strategia concreta per attuare gli obiettivi fissati nel documento strategico”.

Le sfide sono molteplici: cambiamento demografico, aumento delle disuguaglianze sociali, brain drain, crisi abitativa, carenza di personale qualificato, cambiamento climatico, aumento del costo della vita. Come tutti sappiamo, è sempre più difficile garantirsi una buona qualità della vita attraverso il proprio lavoro: non possiamo continuare come prima. Le parole della giunta riguardo al bilancio 2026–28 sono certamente gradevoli, ma non trovano adeguato riscontro nei numeri. Mancano misure concrete e orientate al futuro, e per questo gli obiettivi complessivi non vengono raggiunti.