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Sentenza sul trasporto dei disabili: una vittoria per la qualità, la giustizia e l’impegno
Con la sua sentenza, il Consiglio di Stato ha posto fine a una lunga fase di incertezza riguardante il trasporto disabili in Alto Adige. Il servizio torna agli operatori che lo hanno gestito per anni con affidabilità e alta qualità. Il Team K accoglie con soddisfazione questa decisione, vedendola come una conferma dell’impegno di molti cittadini, in particolare dei genitori di bambini e ragazzi con disabilità.
“La sentenza è un segnale forte per i diritti delle persone con disabilità e delle loro famiglie. Dimostra che qualità e umanità non devono essere sacrificate all’offerta più economica” dichiara Alex Ploner del Team K.
I genitori hanno documentato per mesi le criticità: corse in ritardo o annullate, veicoli inadatti, assenza di accompagnatori. Il loro impegno tenace ha impedito che il problema venisse ignorato. Hanno lottato non solo per i propri figli, ma per un sistema che merita rispetto e affidabilità.
La sentenza del Consiglio di Stato rivela un quadro preoccupante: l’amministrazione pubblica ha commesso gravi errori nella gara d’appalto e nel controllo. Il servizio è stato assegnato a un nuovo fornitore, nonostante i veicoli inizialmente proposti fossero stati sostituiti con modelli non equivalenti. Il tribunale ha stabilito che i mezzi utilizzati non rispettavano i requisiti minimi, compromettendo il comfort e la mobilità dei passeggeri.
“Mi sono battuto fin dall’inizio per un trasporto disabili affidabile e dignitoso. Questa sentenza conferma che le nostre critiche erano fondate e che l’amministrazione pubblica non ha adempiuto alle proprie responsabilità. La Giunta provinciale ha ignorato troppo a lungo la possibilità della coprogettazione nel settore sociale, così come i nostri suggerimenti per introdurre finalmente questo strumento. Il risultato è sotto gli occhi di tutti: caos, sofferenza e un anno di incertezze e frustrazioni per molte famiglie” riassume Alex Ploner.
Il tribunale non solo ordina la restituzione del servizio al precedente fornitore, ma anche il pagamento di 70.000 euro di risarcimento da parte dell’amministrazione pubblica. La decisione entrerà in vigore 30 giorni dopo la pubblicazione, per garantire una transizione ordinata.
Il Team K chiede ora una riforma completa delle pratiche di gara d’appalto e ritiene che sia doverosa anche una scusa da parte della Giunta provinciale alle famiglie coinvolte, che hanno vissuto giorni e settimane di rabbia, lacrime e frustrazione.



