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Team K: la foresta ripariale di Bressanone è irrimediabilmente storia
La fine dell’ultima grande foresta alluvionale dell’intera valle Isarco è stata decisa. Domani, all’ordine del giorno della Commissione per il territorio e il paesaggio del Dipartimento 28, si legge in modo lapidario: “Rimozione della classificazione ‘area di particolare rilevanza paesaggistica’, riconversione da zona agricola e boschiva a zona produttiva”, riferiscono il consigliere provinciale Franz Ploner e la capogruppo del Team K Bressanone, Sabine Mahlknecht.
“Fin dall’inizio era una partita persa e la richiesta del WWF Trentino Alto Adige e del Centro per la tutela delle specie di San Giorgio non verrà nemmeno presa in considerazione. Un ultimo rifugio per la fauna e la flora nella zona industriale di Bressanone viene così vergognosamente sacrificato sull’altare del profitto”, accusa il Team K, stigmatizzando l’operato del Comune di Bressanone e della Provincia nella vicenda. “È incomprensibile che questo prezioso gioiello naturale, che da secoli funge da habitat per ben 64 specie di uccelli e da luogo di nidificazione e sosta per gli uccelli migratori, venga distrutto. Decisioni del genere sono paradossali rispetto al ‘Patto per l’Alto Adige di domani’, alla legge provinciale sulla tutela della natura del 2010 e alle tante belle parole che la maggioranza di governo ama ripetere quando fa comodo”, afferma Franz Ploner.
Da quando sono stati resi noti i piani di espansione dell’azienda Progress, che prevedono il disboscamento della foresta alluvionale tra via Julius-Durst e via Alfred-Amonn a sud di Bressanone, sono stati commissionati quattro studi. Tutti hanno sottolineato l’elevato valore naturalistico dei due ettari e mezzo di foresta. Anche in interrogazioni e dichiarazioni a livello provinciale e comunale, il Team K ha evidenziato l’inestimabile valore di questo terreno, indicando – come anche il Team Auwald di Bressanone – la presenza di edifici inutilizzati nelle vicinanze che Progress avrebbe potuto utilizzare per espandersi.
“Purtroppo, l’amministrazione comunale di Bressanone e i responsabili provinciali la vedono in modo completamente diverso e privano irrimediabilmente i cittadini di domani di un habitat prezioso per piante, alberi e animali, nonché di uno spazio naturale unico. Una tale miopia lascia profondamente colpiti”, concludono Franz Ploner e Sabine Mahlknecht del Team K, delusi.



