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Azienda sanitaria, la formazione come un pozzo senza fondo
rpt
Il consigliere provinciale Franz Ploner è rimasto profondamente perplesso dalla risposta ricevuta a una sua recente interrogazione alla Giunta provinciale: l’Innovation, Research and Teaching Service (IRTS), istituito nell’aprile 2021 dall’Azienda sanitaria, e il fondo da un milione di euro destinato a progetti comuni con l’Università privata Paracelsus di Salisburgo (South Tyrolean Fund for the Promotion of Scientific Research, SFPR), sono ora oggetto di verifica da parte della stessa Azienda sanitaria, per stabilire “se e in quale forma i progetti di ricerca possano essere portati avanti”. “E tutto questo con soldi pubblici?”, si chiede Franz Ploner.
“E questo sarebbe un approccio serio alla ricerca e all’innovazione, che la Giunta provinciale ha dichiarato di voler promuovere?”, domanda il consigliere provinciale. Alla sua interrogazione sul futuro del servizio per l’Innovazione, la ricerca e la didattica e del Fondo per la Promozione della ricerca scientifica (SFPR), ha ricevuto una risposta ambigua dall’assessore provinciale Hubert Messner e dall’Azienda sanitaria e si può affermare che la gestione preliminare di questo progetto da parte dell’Azienda sanitaria non è trasparente.
Per esemplificare: alla domanda se vi sia stata una gara d’appalto per l’assegnazione dei fondi alla Paracelsus Universität Salzburg nell’ambito del SFPR, l’assessore alla Sanità si è limitato a rispondere che tutto è stato gestito tramite delibera dell’Azienda sanitaria. Anche riguardo alla coordinazione del IRTS dal 2022, alle figure di Horand Meier e Michael Mian, e allo studio sugli obiettivi dell’IRTS affidato nel 2020 all’Università Bocconi, l’assessore è stato evasivo.
Il fatto che Michael Mian abbia gestito l’IRTS in via commissariale per quattro anni, contrariamente alla normativa che prevede un incarico commissariale per un primario per massimo otto mesi con una sola proroga, è stato giustificato dall’assessore con due motivazioni: “La durata dell’incarico è dovuta anche alla necessità di modificare le disposizioni normative non solo dell’IRTS, ma anche di altri 51 primariati che devono essere riassegnati. Inoltre, poiché l’Azienda Sanitaria sta pianificando una riorganizzazione del servizio, il posto sarà bandito solo dopo l’approvazione del nuovo regolamento aziendale”.
“Secondo quanto comunicato dall’assessore, una riorganizzazione volta a consolidare IRTS e SFPR è prevista entro quest’anno. Nel frattempo, i 68 milioni aggiuntivi del bilancio di assestamento per la sanità sembrano destinati ad altri progetti di questo tipo”, teme Franz Ploner. Egli chiede all’Azienda sanitaria, nell’interesse dei contribuenti, una pianificazione chiara, comprensibile e strategica per il futuro della sanità in Alto Adige – anche e soprattutto nei settori della ricerca, innovazione e didattica.