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SVP e PD ancora una volta senza idee: non passa la proposta Team K sul voto disgiunto, zero proposte alternative per la democrazia locale
Il Consiglio regionale ha respinto il disegno di legge del Team K per introdurre il voto disgiunto nei piccoli comuni altoatesini sotto i 3.000 abitanti. La proposta, ispirata a modelli collaudati in Germania, Svizzera e Francia, mirava a rafforzare la libertà di scelta degli elettori e contrastare l’astensionismo crescente, tramite la possibilità di distribuire i propri voti di preferenza su più partiti.
“SVP e PD hanno espresso una posizione contraria senza elaborare alcuna alternativa concreta”, dichiarano i consiglieri Paul Köllensperger e Maria Rieder. “Si lamentano dell’astensionismo ma quando proponiamo soluzioni concrete per aumentare le libertà si scelta dei cittadini si rifugiano dietro scuse procedurali. Dov’è la loro proposta per rivitalizzare la democrazia locale?”
Viste le perplessità dei consiglieri regionali trentini, il Team K aveva modificato la sua proposta limitandola ai soli piccoli comuni dell’Alto Adige, 64 comuni sotto i 3.000 abitanti, dove la conoscenza diretta dei candidati rende il voto di preferenza uno strumento democratico efficace. “Nei piccoli comuni la scelta è sulle persone, non sui partiti”, ha sottolineato Rieder, “ma l’attuale sistema impedisce ai candidati indipendenti di concorrere liberamente”.
L’assessore Locher (SVP), da parte sua, ha lamentato complicazioni procedurali e la possibile differenziazione normativa tra Trentino e Alto Adige-Südtirol, ma ha finito per ribadire il mantra di chi non ha argomenti: «Il sistema ha funzionato per 70 anni, quindi va mantenuto». Peccato che il sistema elettorale non funziona per nulla. Come dimostra un astensionismo a livelli record.Il vero problema è che proprio la SVP ed i partiti maggiori beneficiano dell’astensionismo. Con la partecipazione sotto il 50% in molti comuni, “a trarre vantaggio dalla bassa affluenza sono proprio i blocchi di potere organizzati” – sottolinea il capogruppo del Team K Paul Köllensperger – “chi può contare su pacchetti di voto da parte delle potenti associazioni non ha evidentemente molto interesse a combattere l’astensione. Sono proprio i non votanti a garantire il loro sistema di potere”.
Il Team K continuerà a proporre riforme concrete mentre loro si limitano a dire NO. I cittadini giudicheranno chi lavora per l’innovazione e chi preferisce le rendite di posizione.