Attualmente l’educazione religiosa nelle scuole dell’infanzia e l’insegnamento della religione cattolica nelle scuole statali di ogni ordine e grado e nelle scuole professionali della Provincia sono disciplinati dall’articolo 35 del D.P.R. 10 febbraio 1983, n. 89 e dalla delibera 8 settembre 2015, n. 1027 “Intesa in materia di educazione religiosa nelle scuole dell’infanzia e di insegnamento della religione cattolica nelle scuole a carattere statale e nelle scuole professionali della Provincia Autonoma di Bolzano”.
Ai sensi dell’articolo 3, comma 3 della citata Intesa gli alunni e le alunne possono rinunciare all’insegnamento della religione cattolica e partecipare alle attività sostitutive previste dalla normativa vigente. Le scuole sono tenute ad offrire tali attività, ma a quanto ci risulta non sempre ciò avviene. In alcune scuole non è prevista nemmeno una attività alternativa, e ci sono casi in cui gli alunni e le alunne trascorrono l’ora di religione senza fare nulla oppure non vengono a scuola o vanno a casa. Tra le varie alternative, c’è la possibilità di offrire lezioni di etica e di scienza delle religioni. L’offerta alternativa “LER” del distretto scolastico Bolzano/Europa è un esempio che andrebbe imitato.
Gli alunni e le alunne che chiedono di essere esonerati dall’insegnamento della religione devono poter trovare in ogni scuola un’alternativa, dato che tutti gli alunni e le alunne devono avere lo stesso monte ore settimanale. Inoltre, ricerche e studi a livello internazionale hanno dimostrato che l’insegnamento dell’etica e della scienza delle religioni è importante per la formazione intellettuale e spirituale dei giovani.
Ciò premesso, il Consiglio della Provincia autonoma di Bolzano impegna la Giunta provinciale
- a offrire agli alunni e alle alunne che decidono di farsi esonerare dall’insegnamento della religione cattolica lezioni alternative di etica e di scienza delle religioni.