La risposta a un’interrogazione sul tema del dott. Franz Ploner ci lascia molto perplessi: 22,8 milioni di euro per altri 6 milioni di test. “L’introduzione del Coronapass con il rapido avanzare della campagna vaccinale e la fine dell’anno scolastico faranno precipitare la richiesta di questi test. Non è sensato investire cifre tanto enormi per nuovi acquisti a fronte dei forzati tagli in altri settori strategici, a partire dalla scuola”, sostiene lo stesso Ploner.
Le cifre sono importanti e il Team K le ha sollecitate con un’interrogazione ad hoc: tra marzo e aprile l’Azienda sanitaria – dopo una gara di appalto – ha fatto partire un ordine di test per 21,85 milioni di euro, pari a 6 milioni di test, per soddisfare la richiesta tra maggio e ottobre; in maggio è partito un ulteriore ordine per 22,8 milioni di euro, per acquistare ulteriori 6 milioni di test entro novembre. Ma è il confronto con il 2020 a suscitare perplessità: nell’intero 2020 sono stati acquistati test PCR, antigene e anticorpi per un valore di 12 milioni di euro (!).
“La scorsa settimana (si veda il relativo comunicato stampa) avevamo già espresso la nostra contrarietà in merito alla decisione della Giunta provinciale di sostenere i costi dei test per i turisti e degli stagionali agricoli. Dalle risposte ottenute alle nostre interrogazioni e scorrendo le recenti delibere di Giunta, emerge che l’esecutivo non ha cambiato direzione, deliberando l’acquisto di ulteriori test nasali” commenta il dott. Franz Ploner.
Il sistema di test nasali rapidi ha svolto un ruolo prezioso, ma gli acquisti dell’Azienda sanitaria vanno pianificati con oculatezza per evitare sprechi. “Sarebbe più opportuno destinare queste risorse alle attività economiche o al settore scolastico, che per primo ha subito i tagli legati alla spending review. Per gli stessi hotel poi i test non saranno più così importanti” conclude il dott. Franz Ploner.