Candidate e candidati per la circoscrizione Don Bosco

Tommaso Marangoni

Neolaureato e Social Media Manager


Nato 26 anni fa a Bolzano, vive da sempre nel quartiere Don Bosco. Da tanti anni si impegna con senso civico e passione per la collettività. Dopo un percorso triennale in Scienze Politiche a Innsbruck, ha da poco concluso gli studi in Economia e Management del Settore Pubblico alla Libera Università di Bolzano.
“Dopo tanti anni di lavoro e impegno a sostegno del nostro movimento Team K, mi metto in gioco per la mia città, con la stessa passione e motivazione che mi hanno accompagnato negli ultimi anni. La nostra città ha un enorme potenziale di crescita sociale e culturale, di confronto con altre realtà europee! Bolzano deve offrire prospettive a chi ci vive, lavora e studia garantendo opportunità e allo stesso tempo un costo della vita accessibile a tutti.”
La nostra città ha bisogno di voci giovani e idee innovative

Renata Bianchi

Insegnante in pensione


Nata e residente a Bolzano è un’insegnante in pensione, con pluriennale esperienza come sindacalista UIL/scuola. Attualmente collabora con due istituti in qualità di referente per corsi di italiano come seconda lingua.
È cerimoniere laico per la Socrem, un’associazione che si occupa di cremazioni: organizza ed officia cerimonie laiche di commiato, accompagnando i parenti del defunto nel percorso di elaborazione del lutto.
“Mi candido perché desidero impegnarmi in prima persona nella soluzione dei problemi che investono la nostra realtà cittadina; per una città solidale, bilingue, che riconosce i diritti di ogni persona. Per una comunità dove assistenza sanitaria e sociale siano veramente accessibili a tutti.”
Per una città solidale e bilingue

Stefania Coseri


Nata a Bolzano nel 1965. La passione per i bambini e per il tema “salute” l’ha portato a scegliere di diventare infermiera pediatrica. Da 35 anni lavora presso la ASL.
Consigliera dell’Ordine delle Professioni Infermieristiche (OPI), crede fermamente nell’importanza della professione infermieristica.

“Sono fermamente convinta che i rapporti sani siano la base indispensabile per una vita serena, sia in ambito familiare che lavorativo.”

Ho fiducia nei giovani

Raffaella De Rosa

Professoressa


Docente per oltre 30 anni presso le scuole di primo e di secondo grado della provincia di Bolzano, attualmente impegnata nella formazione dei docenti.
I punti di forza del nostro sistema formativo sono l’inclusione e il plurilinguismo che, in un contesto multiculturale come il nostro, costituiscono dei capisaldi imprenscindibili. Anche l’Europa ci considera un punto di riferimento in tal senso. Lo sviluppo di sperimentazioni e potenziamenti linguistici va sempre sostenuto per promuovere competenze a vari livelli (abilità personali, conoscenza tecniche, consapevolezza nelle relazioni sociali). Per questo motivo vogliamo una scuola che sappia orientare gli studenti nel migliore dei modi. In questo senso il recente periodo di emergenza sanitaria deve rappresentare un elemento di opportunità per diversificare i percorsi formativi, all’insegna dell’innovazione tecnologica. Le nostre competenze giuridiche in materia offrono notevoli possibilità di promuovere in tempi brevi questo cambiamento.
La scuola come opportunità di plurilinguismo e integrazione

Diego Delmonego

Guida turistica


Nato e cresciuto a Bolzano da famiglia storicamente bilingue, ha operato per decenni nel campo dell’edilizia sociale e nella tutela dell’ambiente.
“Desidero porre a servizio della mia amata Bolzano le esperienze acquisite nel campo dell’edilizia sociale e nella tutela dell’ambiente. L’abbattimento dell’inquinamento luminoso, la tutela degli insiemi urbanistici, la mobilità sostenibile, così come l’installazione di tetti verdi, la creazione di orti urbani, e un balcone per tutti, sono tematiche che mi stanno particolarmente a cuore.”
Edificare e costruire dando prioritá alle esigenze di bambini, ipovedenti, anziani, ciechi, disabili e alla cura in ambito familiare

Johann (Hans) Drumbl

Professore emerito


Professore emerito, insegna nelle università italiane dal 1969.
Preside e fondatore della Facoltà di Filosofia dell’Università di Modena, Vicerettore e Rettore ad interim della Libera Università di Bolzano, è stato Editorialista del Corriere dell’Alto Adige dal 2003 al 2018.
La scuola e l’istruzione in generale sono state messe a dura prova dall’attuale crisi sanitaria: questo è un problema serio che richiede un’attenta ponderazione delle nostre opzioni, senza buttarci a capofitto su soluzioni tecnologiche. C’è, infatti, una buona prassi appartenente al nostro passato che va riscoperta e promossa come opportunità per la cultura multilingue a Bolzano: ora più che mai dobbiamo affrontare l’educazione multilingue dei più giovani in modo deciso e serio. Io sono qui per sostenere questi tentativi e proporre subito un contratto generazionale.
Sono gli anziani a doversi assumere la responsabilità per i giovani e io voglio dare il mio contributo

Margareth Fink

Consulente per l'Assistenza economica sociale


Da oltre 15 anni lavora come consulente per l’Assistenza economica sociale.
“Grazie alla mia pluriennale esperienza come consulente per l’Assistenza economica sociale in un Distretto sociale, conosco bene le esigenze delle persone che devono fare affidamento su un aiuto e/o sussidio. Inoltre, anche grazie al mio lavoro di volontariato nel comitato nazionale del KVW e nel comitato consultivo per le pari opportunità, sono conscia delle tante difficoltà, soprattutto per le donne, che ancora esistono nonostante le politiche sociali, e delle nuove sfide che la nostra società deve affrontare.
Sono pronta a fungere da portavoce sociale nella nostra comunità.”
ciao a tutti

Mirco Orsolin

Studente universitario


30 anni, studente di fisioterapia presso la Scuola Provinciale Superiore di Sanità.

Mi sono da poco avvicinato alla politica perché voglio invertire la tendenza all’odio per il diverso che sta prendendo piede nella nostra società.

Ho deciso di metterci la faccia perché credo fermamente in un progetto che può portare Bolzano ad essere una città più viva e un luogo di scambio culturale in Europa.

Ho deciso di battermi per una Bolzano più inclusiva, una Bolzano per tutti, una Bolzano che sia comunità.

Se io non sono per me, chi è per me? E, se io sono solo per me stesso, cosa sono? E se non ora, quando?

Pedro Rincon Campos

Dipendente in una catena di supermercati


Originario di Lima in Perù, vive in Italia dal 1992 ed è residente a Bolzano dal 2007. Laureato in economia, sposato con due figli, lavora nel settore del commercio per una catena regionale di Supermercati ed è imprenditore nel Network marketing. Attualmente svolge il ruolo di Consigliere di Quartiere a Gries – San Quirino.
Pedro è ideatore, promotore e Presidente del Coro di Bambini Multietnico “Le Stelle che Cantano”, con il quale ha partecipato a moltissimi eventi di integrazione, interazione e inclusione, facendo anche volontariato nelle case di riposo.

Nel 2013-2014 si è battuto per dare la possibilità ai cittadini extra-UE di ottenere il Certificato di appartenenza o aggregazione ad uno dei tre gruppi linguistici, diritto che prima non esisteva e che è stato approvato in una delibera dalla Giunta Provinciale nel febbraio 2014 e che è stato riconosciuto con un Decreto dalla Presidente del Tribunale di Bolzano il 30 aprile 2014. Un grandissimo traguardo ottenuto con impegno, duro lavoro e passione.
“La mia candidatura è nata dalla volontà di mettermi al servizio della nostra città e dei nostri cittadini e cittadine, condividendo la mia esperienza in diversi settori, avendo cura del bene comune e mettendo la persona al centro del nostro progetto, per una Bolzano più inclusiva e solidale: per i giovani, le donne, gli anziani, i disabili e per i più piccoli.”

Per una Bolzano più inclusiva e solidale

Fabio Rossignolo

Tutor didattico in Claudiana


Nato a Bolzano, Fabio Rossignolo ha lavorato per 25 anni come fisioterapista all’ospedale di Bolzano. Da circa un anno insegna come tutor didattico in Claudiana. Attivo nel mondo del volontariato da 10 anni con l’associazione “Insieme si può” ONG-Onlus, ha partecipato anche ad esperienze dirette in Africa. É impegnato inoltre nel mondo dei GAS: gruppo di acquisto solidale.
“Ho dedicato la mia vita alle persone socialmente deboli, povere ed emarginate. Vorrei una città più pulita e libera dall’inquinamento, con possibilità di studio bilingue già dai primi gradi di istruzione. Mi piacerebbe, inoltre, trovare delle soluzioni al problema gestionale dell’invecchiamento progressivo della popolazione rafforzando la gestione in autonomia. ”
Dialogare e non discutere

Vito Scavone

Brigadiere Capo della Guardia di Finanza in pensione


63enne pensionato, ha lavorato per 36 anni a Bolzano nella sezione mobile del Nucleo P.T. della Guardia di Finanza. con esperienza investigativa di Polizia Giudiziaria nel settore stupefacenti,riciclaggio,truffe.
“Sono per l’istituzione di asili nido bilingui pubblici, che contribuirebbero a favorire l’inserimento dei più piccoli nel mondo della scuola e a migliorare l’integrazione dei gruppi linguistici. Credo inoltre, grazie alla mia esperienza lavorativa, di poter contribuire concretamente a risolvere i problemi legati alla sicurezza di Bolzano, migliorando sensibilmente le situazione nelle zone degradate.”
Per una Bolzano multilingue e più sicura

Enrico Stefanoni


63 anni, pensionato da poco, per 43 anni ha lavorato nel pubblico impiego, dapprima nel settore agricolo e in seguito in quello informatico.
Negli ultimi anni del suo impiego ha gestito grossi progetti di informatizzazione.
Nipote e figlio di socialisti, è iscritto da 45 anni al PSI, dove ha ricoperto alcune cariche. È stato il primo Presidente della Circoscrizione Don bosco, assumendosi l’onere di mettersi in gioco per un “qualcosa” di completamente nuovo.
Opera nel volontariato nel quartiere.
L'esperienza degli anziani unita a quella dei più giovani sarà la miscela vincente

Luciano Zio

Impiegato


Nato a Bolzano, sposato e padre di due figli ha lavorato presso un’azienda di trasporti ferroviari, inizialmente nell’ambito produttivo e in seguito in ambito amministrativo.
“Credo che l’Alto Adige sia una terra dove diversi gruppi linguistici possano convivere con un progetto di vero scambio. Per questo mi impegnerò per il progetto della scuola bilingue e per una vera convivenza senza divisioni.”
Alto Adige - per una vera convivenza senza divisioni